Il principio fondamentale del RADAR (Radio Detection And Ranging) si basa sulla riflessione delle onde radio. L'apparato, infatti, irradia treni di micro-onde e ne riceve gli echi riflessi dagli ostacoli che le stesse microonde trovano sul loro cammino. Il Radar, quindi, funziona da trasmittente e da ricevente, e, inoltre, misura le distanze in funzione del tempo trascorso fra la trasmissione di un impulso e la ricezione dell'eco determinando infine la direzione dell'ostacolo, detto in gergo bersaglio.

Il principio di funzionamento dei vecchi Radar è di tipo planimetrico (PPI) :
il cursore muove radialmente, dal centro verso i bordi; l'eco determina un puntino sull'indicatore mentre il pennello elettrico, ruotando, permette anche la misura del rilevamento dell'ostacolo battuto; un tipo di rilevazione detto anche " a volo d'uccello" in cui il bersaglio appare sullo schermo come macchia luminosa, proporzionata alle dimensioni proprie del bersaglio e il cui splendore è legato alle proprietà riflettenti del bersaglio stesso.

Oggi il principio di funzionamento dei nuovi Radar a tubo catodico o a cristalli liquidi, grazia all'introduzione dei sistemi digitali, è di tipo raster scan, inventato dalla Raytheon nel 1983 : il segnale resta perfettamente nitido fino alla successiva passata del cursore che digitalizza la nuova immagine; con i cristalli liquidi il consumo è particolarmente contenuto e l'ingombro minimo, specialmente come spessore dello schermo.

Comprendere l'immagine del Radar è semplicissimo: la nostra barca è al centro dello schermo circolare che ha il suo raggio uguale alla portata della scala che si sta utilizzando.

Le funzioni che i Radar possono avere, sono più o meno simili per tutti i modelli; tra quelle principali ricordiamo :
rain clutter - per ridurre i disturbi creati dalla pioggia
sea clutter - per ridurre i disturbi dovuti alle onde del mare
zona di guardia - settore impostabile sul Radar che attiva un segnale sonoro non appena un bersaglio entra nell'area; eletronic bearing line - linea che si può spostare nella direzione di un bersaglio per rilevare l'angolo fra noi e il bersaglio; variable range marker - circonferenza che si può spostare nella direzione di un bersaglio per rilevare la distanza fra noi e il bersaglio.

Se il Radar è interfacciato ad un GPS, compaiono sullo schermo i waypoint memorizzati, consentendo una verifica delle distanze e delle rotte fra i punti rilevati dai due strumenti. E' possibile, su certi tipi di Radar, installare la scheda per la funzione ARPA che serve a calcolare graficamente le future posizioni di un bersaglio in movimento in modo da prevenire collisioni. I tipi di Radar da noi consigliati, hanno tutti un tipo di antenna di tipo radome  (dal nome inglese del contenitore cilindrico che ingloba tutta la struttura dell'antenna) per ottenere un minor peso che sulle imbarcazioni a vela è una caratteristica di rilevante importanza.  

Massimo Rotondaro