BANCO DI FUORI - (Riva di Traiano)

Una portentosa secca, nel cuore del mar tirreno, si trova a circa 23 miglia dal porto di Riva di Traiano,a sud di Civitavecchia. Uscendo dal porto, e navigando con rotta 220° circa, con coordinate 41° 46' 00''N e 011° 29' 00'' E, a circa 23 miglia, si arriva su una secca, denominata Banco di Fuori, larga circa tre miglia e lunga circa quattordici, con il punto più alto a 288 metri.
Bisogna fare attenzione a recarsi su questa secca con tutte le accortezze del caso: cb o vhf perfettamente funzionamenti e le condizioni meteo ottimali. Qui, i gsm non funzionano granchè: quindi prudenza.

Nella parte alta della secca, a Nord per capirci, la batrimetrica segna meno 370, ed il fondo non è piatto e omogeneo. Secondo quanto ho appreso, questa parte della secca non è eccessivamente produttiva.

L'attrezzatura consigliata è una bobina di multifibre da 100 libbre, sottilissimo e capace di sviluppare pochissimo attrito in acqua, piombi di 1 chilo, e armature costruite con braccioli corti e girevoli, e ami medio - piccoli a becco d'aquila, più pensati per gli ottimi occhioni che per le cernie e gli squali. Bisogna ricordare che l'amo seleziona le nostre catture.
   
Gli ami dovranno essere preferibilmente a gambo corto, e ancora meglio se del nuovo tipo, autoferranti. Questi preservano da facili slamature e sono, come dice il nome stesso, autoferranti.

Per questo tipo di pesca è d'obbligo il salabolentino  elettrico o i nuovissimi mulinelli elettrici, con una potenza e una capacità in bobina strepitose.

L'esca deve essere rigorosamente la sardina fresca, o in alternativa, ma non la consiglio, il sugarello tagliato a metà.

Ma ora in barca e dritti verso Banco di Fuori. Imbocca all'…….occhione.

Massimo Rotondaro